TERAPIE

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I denti possono cadere a causa di traumi o della degenerazione di alcune malattie.

L’implantologia consente di sostituire i denti persi con degli impianti dentali, garantendo il ripristino delle normali funzioni masticatorie (e restituendo il sorriso al paziente!).

Gli impianti dentali sono costituiti da due elementi principali:
• una radice in titanio, materiale utilizzato per evitare il meccanismo di rigetto da parte dell’organismo, da inserire all’interno delle ossa mascellari o mandibolari del paziente;
• un pilastro, che crea la connessione tra l’impianto inserito e la protesi da inserire.

I moderni interventi per inserire impianti dentali sono decisamente più rapidi e sicuri che in passato, con grande vantaggio per i pazienti e per i medici stessi, i quali, grazie alle nuove tecnologie come l’Implantologia computer guidata, possono effettuare operazioni più snelle e veloci.

Tecniche come l’Implantologia a carico immediato, l’Implantologia elettrosaldata e l’Implantologia transmucosa, hanno aperto nuovi orizzonti alla materia.

Recentemente, alcune equipe mediche hanno iniziato a sperimentare una tecnica ancora più innovativa: l’implantologia “all on four”.

Il medico applica quattro fori nelle ossa del paziente, che forniscono alla protesi un punto di appoggio stabile.

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Quando la salute dei tessuti dentali è compromessa, si ricorre alla terapia chirurgica parodontale.


Viene riservata a quei pazienti su cui la terapia non chirurgica non è stata in grado di eliminare completamente le cause dell’infiammazione dei tessuti attorno ai denti, con l’obiettivo di cercare di ridurre i danni prodotti dalla malattia.


La terapia chirurgica parodontale permette una più accurata pulizia delle radici: incidendo e scollando i tessuti gengivali, l’accesso ai denti e all’osso è infatti molto più agevole.


Essa permette anche di ostacolare la crescita dei batteri che vivono in assenza di ossigeno e ha il vantaggio di facilitare il controllo della placca.

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La mancanza anche di un solo dente compromette l’intera masticazione, in quanto i denti vicini, avendo più spazio, cercano di occuparlo e migrano, spesso inclinandosi.


Il dente che si trova accanto al dente mancante, non trovando più un contatto, si allunga nel tentativo di ritrovarlo.


Abbiamo quindi alterato non solo la funzione della metà bocca dal lato del dente mancante, ma anche l’altra metà che, non essendo più simmetrica alla prima, lavorerà male.


Il passo successivo, se non si ripristina il dente mancante, è una disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare.


La protesi fissa utilizza come pilastro i denti adiacenti a quelli mancanti.


Se ad esempio il dente mancante è un molare, che presenta tre radici, la protesi dovrà avere da entrambi i lati tre radici-pilastro.


La protesi fissa è un baluardo dell’odontoiatria e insieme all’implantologia, consente oggi dei recuperi straordinari.


Inoltre, utilizziamo la protesi totale in resina – la classica dentiera – e una variante molto alleggerita detta scheletrato (in metallo o più modernamente in resina acetalica), che si può costruire su bocche non completamente prive di denti.


Tra le due categorie fissa e mobile abbiamo quelle miste: in parte fisse, in parte mobili e mobili su impianti che ne consentono una stabilità maggiore.

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L’odontoiatria estetica – conosciuta anche come odontoiatria cosmetica – si occupa della ristrutturazione, perfezione e miglioramento di denti, labbra e gengive.

Sempre più persone si recano dal dentista per migliorare il proprio sorriso e per una migliore armonia del viso.

Quasi ogni giorno nascono tecniche innovative che permettono al dentista di avvicinarsi sempre di più e con maggiore facilità al risultato ideale.

Il primo passo è l’esecuzione di una serie di analisi per verificare lo stato di salute orale del paziente.

Questo permette al dentista di determinare il successivo corso di trattamenti basato sulle condizioni specifiche del paziente, utilizzando i migliori strumenti a disposizione, come camere intraorali e simulatori digitali.

Le camere intraorali permettono al dentista di vedere l’esatta condizione dei denti del paziente attraverso l’uso di nitor ad alta risoluzione.

Gli ultimi sviluppi nel campo della tecnologia laser hanno aperto le porte a molte innovazioni nella cosmetica della bocca.

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Lo sbiancamento dentale è un trattamento estetico indolore, efficace, sicuro e duraturo.

È un procedimento indicato in caso di discromie di lieve entità, che spaziano dal giallo chiaro al giallo scuro.


Dopo aver protetto gengive e mucose con appositi strumenti, viene applicato e lasciato agire per diversi minuti un gel sbiancante, contenente perossido di idrogeno in concentrazione elevata.


La molecola in questione penetra tra i prismi che compongono lo smalto del dente, sciogliendo i legami chimici delle pigmentazioni e rendendole invisibili all’occhio umano.


Numerosi studi clinici dimostrano che questo trattamento odontoiatrico è totalmente sicuro sia per i denti sia per le gengive.


Si possono ottenere con una sola seduta effetti sbiancanti fino a otto tonalità.

Nota importante: lo sbiancamento dentale non è efficace su ricostruzioni e protesizzazioni e può dare luogo a una lieve e temporanea ipersensibilità.
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La prevenzione è fondamentale per mantenere la propria bocca – e, di conseguenza, il proprio sorriso – sani e splendenti.


Seguire una corretta igiene orale significa prevenire le patologie che colpiscono il cavo orale.


Quali sono le abitudini da seguire?

Ecco le più importanti:
• dopo ogni pasto, spazzolare bene tutti i denti per 2-3 minuti;
• usare uno spazzolino con una testina medio-piccola;
• sostituire lo spazzolino ogni due mesi;
• utilizzare il filo interdentale;
• ogni sei mesi, recarsi dal proprio odontoiatra per un controllo dentale.

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La protesi mobile totale, chiamata comunemente “dentiera”, è costituita da una base in resina (di solito rosa o trasparente) dove vengono montati degli elementi dentari, che possono essere di “resina o ceramica”.


Tale dispositivo è indicato a quei pazienti a cui mancano totalmente i denti in una delle arcate.


La procedura consiste nella presa di un’impronta con alginato e un portaimpronta universale.


Una volta presa la prima impronta si sviluppano i modelli in gesso, che successivamente servono per costruire un secondo portaimpronte (questa volta personalizzato per il paziente).


Presa la seconda impronta, l’odontoiatra la invia al laboratorio, il quale prepara il manufatto, montando gli elementi dentari provvisoriamente per la prova estetica e funzionale, dietro indicazioni dell’odontoiatra.


Le indicazioni per la protesi dentaria vertono sia sulla parte funzionale (particolarità della mucosa, dell’osso, allergie esistenti, ecc.), sia sulla parte estetica (forma, colore degli elementi – particolarità del viso, ecc.)

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L’odontoiatria si occupa della prevenzione, della diagnosi e della terapia medica e chirurgica delle patologie che colpiscono vari tessuti.

Le problematiche possono interessare i denti, le gengive, le mascelle, le ghiandole salivari, i tessuti neuro-muscolari e le mucose orali.

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È la branca dell’odontoiatria che si occupa della terapia dell’endodonto, lo spazio all’interno dell’elemento dentario, che contiene la polpa dentaria.Si ricorre alla terapia endodontica se una lesione (ad esempio una carie) determina un’alterazione irreversibile del tessuto dentale.

Inoltre, è possibile ricorrere a questa metodica se il paziente viene coinvolto in riabilitazioni protesiche.

La terapia endodontica è composta da diverse fasi:

• accesso alla camera pulpare;
• sagomatura con strumenti endodontici manuali (k-files, headstrom, reamers etc.) o meccanici (strumenti in acciaio come frese di Gates, largo, o nichel-titanio come M2, pro-files, pro-taper etc.);
• detersione del canale radicolare mediante diversi irriganti (acqua ossigenata, ipoclorito di sodio, calcio-chelanti);
• sigillatura tridimensionale di tutte le strutture del canale (compresi canali laterali e delta apicale) tramite una gomma termoplastica (guttaperca) secondo le tecniche di condensazione laterale a freddo, e condensazione verticale a caldo;
• controllo radiografico.

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L’ortodonzia è la branca dell’odontoiatria che si occupa di allineare correttamente i denti.


Un bel sorriso è un perfetto biglietto da visita.

Una dentatura sana e ordinata facilita la corretta masticazione e aiuta nel mantenimento dell’igiene orale.


Fino a pochi anni fa, si riteneva che l’intervento ortodontico dovesse realizzarsi tra la preadolescenza e l’adolescenza.


Grazie allo studio di nuove tecniche sempre più avanzate, è possibile operare anche in età adulta.


Indossare l’apparecchio ortodontico rappresenta un vero e proprio investimento per un impeccabile, futuro sorriso.